Descrizione
Raccoglie le conferenze, svolte in dieci giorni davanti ad un convegno
di 500 persone: politici, sociologi, impresari, ontopsicologi di vari
paesi e culture internazionali.
In particolare italiani, russi, brasiliani.
Un testo che si beve con curiosità piacevole.
Ma è un bisturi che dà lo spaccato sul falso delle nostre correttezze democratiche.
In
particolare il concetto di giustizia sociale ha perso antichi valori
radicali e si impone cruento sulla vita di ognuno di noi.
Il popolo è
sempre populista. I leaders (quelli che attivano progetti storici del
bene comune e non i titolari esposti che in realtà sono consumisti di
privilegiati stipendi e consumismi pensionistici) dell’umanesimo
concreto possono incrementare una pedagogia di responsabilità
individuale.
La tragedia democratica si apre e si conclude nel momento del voto.