Descrizione
“Tutta la mia opera scientifica è leggibile dalla ricerca e dimostrazione della capacità di conoscere il reale in modo vero e reversibile (dal concetto all’oggetto e viceversa). Oltre la mia competenza filosofica e teologica, ho sperimentato ogni affermazione attraverso l’esperienza clinica di psicoterapia sull’individuo e sul gruppo. Dai decenni di lavoro con risultati continui, è tranquilla in me l’autorità di sapere e dimostrare la capacità di conoscere e giudicare della nostra intelligenza. L’errore che vizia la nostra conoscenza critica non è nella natura delle facoltà intellettive e volitive. L’errore risiede nel processo riflessivo, nella presa e determinazione della coscienza. Revisionata questa la filosofia e la scienza sono funzioni di sicuro riferimento reale ed evolutivo.”
Lo stile e l’argomentazione, non sono facili. Ma la semplicità di arrivo ha qualcosa da insegnare ad Aristotele e Kant. Tutta l’Ontopsicologia dalla clinica all’arte, è strumentale per affrontare il problema critico della conoscenza. La familiarità del mondo tra intelletto ed ontologia, consentono a Meneghetti di manovrare magistralmente gli atteggiamenti intellettivi senza mai perdere o smentire l’icastico parmenideo ‘l’essere è, il non essere non è’. L’esistenza, in quanto coscienza o si fa sincrona al principio, o non è mai esistita. Oggi la filosofia non esiste più: resta solo frammentarismo, fallimentarismo e quindi approssimazione o nihilismo. Meneghetti apre il punto.